Verona 2019 - Club dei NatiScalzi

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Verona 2019

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Verona, 6 luglio 2021
L'ultima volta che ci siamo visti a Verona era novembre, e faceva freschetto. Oggi invece fa un bel caldone estivo già alle 8,30 del mattino. Ci troviamo davanti alla stazione sotto gli occhi di un grande faraone che pubblicizza una imminente Aida. Siamo M, Marco ed io. Ci raggiunge Tiziano e possiamo partire per il consueto doveroso giro turistico: l'Arena, il balcone di Giulietta, Piazza delle Erbe, il Palazzo della Ragione. Ci assicuriamo che il cartello delle attività vietate, in bella mostra in piazza, non comprenda il barefooting; tutto bene, possiamo proseguire! Arriva Marta addirittura di corsa sfidando la calura e ricordandoci cosa vuol dire essere giovani e in forma. Marta è del posto, abita "al Chievo" come si dice da quelle parti, e ci fa da guida soddisfacendo le nostre curiosità e sopratutto quelle di Marco, all'esordio a Verona. Sono le undici: e adesso che si fa? "Qui vicino c'è il Santuario della Madonna di Lourdes, da cui si gode un bellissimo panorama!", propone Marta. Non lo conosciamo e (forse anche per questo...) accettiamo volentieri l'invito. Attraversiamo l'Adige calpestando il Ponte Pietra e ci incamminiamo.
Non è una salita ripida. Due settimana fa siamo saliti al Santuario della Madonna di S.Luca a Bologna e c'erano 100 metri in più di dislivello. Ma era una giornata fresca e comunque potevamo contare sulla protezione del lungo portico. Oggi il sole picchia pesante e il terreno comincia presto a scaldarsi. Invidio il fisico asciutto e i vent'anni di meno di Marta. Dopo poco più di 2 chilometri arriviamo alla meta. Ci godiamo il bellissimo panorama sulla città e ci facciamo le meritate foto di rito. Peccato il Santuario sia chiuso: sostiamo sul retro, all'ombra, davanti alla statua della Vergine. E' ormai ora di pranzo. "C'è un'ottima pizzeria proprio qui dietro alla curva" propone Marta. Accettato! Partiamo: l'asfalto è rovente e dopo un po' devo ricalzarmi, imitato da Marta. Una curva, due curve, tre curve....  Continuiamo a salire la nostra personale montagna del Purgatorio trafitti da più di un raggio di sole. E' un miraggio o quella là in fondo è la pizzeria?
Ma sì che è la pizzeria! Ed ha una bellissima veranda panoramica. E la pizza è ottima. Restiamo a parlare in lungo e in largo ma anche in profondità come vecchi amici. Poi riprendiamo il viaggio. La temperatura proibitiva dell'asfalto ci fa propendere per una discesa in autobus. Siamo di nuovo in riva all'Adige e l'ombra ci consente di riprendere il nostro percorso scalzo. Ci dirigiamo verso l'Arsenale dove c'è tra l'altro un bello specchio d'acqua perfetto per rinfrescarci le estremità. Ci gustiamo una granita (grazie Marta!) e recuperiamo energie. Purtroppo Marta ci deve salutare: la sua bella e numerosa famiglia la reclama. Tiziano la accompagna. Ci facciamo ancora un salto a San Zeno e poi lascio Marco ed M. per dirigermi verso la stazione. E' stata una giornata calda, e i piedi hanno raggiunto un buon grado di cottura. Ma siamo contenti di esserci rivisti e contiamo di ripeterci tra qualche settimana: le idee non mancano. A presto!

Carlo (Appleseed)

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