Bardolino 2020 - Club dei NatiScalzi

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Bardolino 2020

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Bardolino (VR), 27 giugno 2020
Ci eravamo lasciati in ottobre sulla cima del Monte Baldo, sferzati dal vento gelido. Poi l'ìnverno. E poi ... poi abbiamo vissuto cose che non avremmo mai pensato di dover vivere. Adesso abbiamo voglia di rivederci, di metterci alle spalle i mesi di isolamento e e di paura e di risentire la terra sotto i nostri piedi. Ripartiamo a pochi chilometri da dove ci eravamo interrotti. Ritrovo a Bardolino davanti alla chiesa medioevale di San Severo, con l'intenzione di percorrere il lungo lago fino a Punta S. Vigilio. Presenti all'appello Tiziano (che è già lì all'alba), Marta con i giovani Marco e Alessandro, Andrea (che qua mosse i suoi primi pasi scalzi da bambino) che arriva da Milano con Marco S., Stefania e Federico con l'inseparabile Bracq. Sergio e i suoi sono in lieve ritardo bloccati dal traffico autostradale: ci raggiungeranno a Garda.

Partiamo. 100 metri e subito un infortunio. Marco S. viene vilmente aggredito da una minuscola ma tagliente scheggia di vetro nel centro di Bardolino. Ripara il danno, si ricalza per qualche chilometro e poi riprende tranquillamente l'escursione a piedi nudi. Così si fa! Fa un bel caldo. Arrivati al lago Marco e Alessandro fanno un salto nell’acqua vestiti: beata gioventù! Proseguiamo verso Garda raccontandoci questi mesi così strani sperando di esserceli lasciati alle spalle una volta per tutte. Arrivati a Garda ci aspettano Chiara, Gabriele, Camilla e il piccolo Alessandro, "mascherati" ma pronti a mettersi in marcia.   Procediamo. Il lago blu sulla sinistra, le colline verdi sulla destra e intorno a noi un bel po' di gente che pare avere avuto la nostra stessa idea. Bracq, cane di per sé tranquillo e serafico, saluta vivacemente tutti i cani che incontra. Usciti da Garda vediamo panchine all'ombra in prossimità di una spiaggia di sassi. Pausa pranzo e relax. Un caffè al baretto della spiaggia. e poi il lago ci tenta con le sua acque freschissime. Ci accampiamo a prendere il sole (come picchia!) e a fare un bel bagno rinfrescante. Punta S. Vigilio ci guarda come un miraggio, non così distante in effetti ma troppo distante per noi che non ce la sentiamo di uscire dal lago. Sotto i piedi i ciottoli sono impegnativi. Come faranno quei bagnanti che non muoverebbero un passo in strada senza ciabattine a camminarci sopra tranquillamente? Misteri.
Finite le abluzioni decidiamo che ci meritiamo un gelato e rientriamo verso Garda calpestando un terreno ormai incandescente. Ci sediamo all'ombra in riva al lago e a chiacchierare del più e del meno. E della macchina di Marta che lei teme rimossa da vigili zelanti. Finisce anche il gelato e ci accingiamo al ritorno. All'uscita da Garda salutiamo Sergio e i suoi che hanno parcheggiato poco distante e proseguiamo saltellando verso Bardolino. Non ci crederete, adesso il lago è a destra e le colline a sinistra! Poi risaliamo Bardolino dal lago verso la chiesa di san Severo dove ci eravamo trovati al mattino. Sono ormai le sei, è ora di salutarci e di ripartire. Già: ma ci sarà ancora la macchina di Marta? Ma sì che c'è! Tutti a casa a pensare dove andare la prossima volta!
Carlo (Appleseed)

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