Genova Acquario 2017 - Club dei NatiScalzi

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Genova Acquario 2017

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Genova, 10 settembre 2017
Quando il fine settimana sembrava già perduto a causa delle condizioni meteo proibitive, una brillante intuizione e tanta fortuna hanno rovesciato le sorti della situazione! L'idea era quella di trovare la location adatta per una gita di tipo "indoor", navigando in rete ecco scovata l'offertona sull'acquario di Genova. Biglietti "salta la fila", senza data fissa, così alla peggio avremmo potuto rimandare tranquillamente. Per di più le previsioni meteo per Genova domenica azzardavano addirittura qualche accenno di sole! Domenica mattina sveglia alle 6:15, rapido check delle notizie sul web - giusto per capire se Genova risultava ancora "agibile" - controllo veloce delle previsioni meteo e via, eccoci tutti in macchina in viaggio per Genova! Il cielo plumbeo e la pioggia incombente non sembravano di buon augurio, ma noi impavidi amici scalzi eravamo pienamente fiduciosi del fatto che "la fortuna aiuta gli audaci... e gli scalzisti!" (dato che gli scalzisti sono per loro stessa natura degli audaci!). I primi ad arrivare (col consueto largo anticipo) sono Alessandro (con moglie e figlia) e M. che per l'occasione è riuscito a coinvolgere sua figlia, la simpaticissima e ingambissima Elisa, new entry assoluta per la nostra allgra comitiva di "matti scalzi"! Verso le 9:00 pure io con la mia piccola grande tribù scalza faccio il mio arrivo al porto di Genova.
Ci troviamo appena fuori dall'acquario e, dopo i saluti e le presentazioni di rito, ci avviamo alla volta dei tornelli di ingresso. La "truppa" non nasconde qualche timore riguardo eventuali problemi a entrare scalzi, io li rassicuro consigliando loro di camminare disinvolti e... come previsto manco un'occhiata storta o un commento da parte del personale addetto al controllo biglietti riguardo i nostri piedi, nemmeno da parte dei due addetti alla vigilanza "armati" di metal-detector che stazionavano poco più in la. In un battibaleno siamo dentro all'acquario. Ci accoglie una sala in penombra dove fa bella mostra di sè una grande vasca con quelle che dovevano essere pietre dell'antico porto di Genova e tanti pesciolini. La sala è ricoperta da della fantastica moquette, così come tutto il resto dell'acquario (praticamente il 90% delle superfici è in moquette, il resto è in legno stile parquet e "ponte di nave"). Una goduria a piedi scalzi! Pochi metri dopo veniamo fermati a un "check-point" per la foto di rito ai visitatori in ingresso. Da notare che ci parlano in inglese! Che sia perché facciamo poco "italiani" con i piedi in bella vista? Io mi attardo un attimo per un veloce "pit-stop" ai vicini bagni (pulitissimi!) e quando finisco mi accorgo che la comitiva è andata avanti senza di me. Mi rassicurano le gentili ragazze addette alle foto, dicendomi sorridendo che il "la comitiva degli scalzi" era andata avanti. Ancora una volta grande simpatia e nessun problema di fronte ai piedi scalzi! L'acquario è molto bello, ricchissimo di creature marine di ogni tipo e colore, e assolutamente consigliabile a piedi nudi date le superfici meravigliosamente accoglienti e piacevoli al tatto. A un certo punto avviene una cosa fantastica: Daniela (la moglie di Alessandro) è talmente gasata dall'ambiente "barefoot-friendly" che cede alla "tentazione" e, udite udite, pure lei si leva i sandali!!! Mia moglie non è della stessa idea ma se è vero che "le grandi distanze si attraversano con tanti piccoli passi", prima o poi riusciremo a convincerla a fare altrettanto! A quel punto scatta il grande tifo per Elisa, la quale sembra pure lei "cedere" all'istinto scalzista, salvo poi dubitare e, all'ultimo secondo, rinunciare. Ma c'è andata veramente vicino, direi che le possibilità che la prossima volta sia "dei nostri" sono elevate. La visita prosegue piacevolmente. Ci fermiamo a fare pausa presso la sala ristoro dell'acquario. Praticamente siamo su di uno 'spezzone' di nave con tanto di ponte. Usciamo all'aperto e ci concediamo qualche foto ricordo sotto un cielo poco rassicurante, poi rientriamo per un caffè e una focaccia genovese al formaggio. I bambini si sfogano presso il mini parco giochi con vari scivoli e percorsi dove arrampicarsi, con Elisa che li sorveglia amorevolmente, non disdegnando neppure lei qualche sana arrampicata con la corda.
Attorno alle 12:00, a visita terminata riemergiamo alla luce di un discreto sole che nel frattempo ha trovato le forze per rompere la barriera delle nubi. E' tempo di rifocillarci! Faccio notare che, pur essendo fuori dall'acquario, Daniela continua tranquillamente la passeggiata scalza (purtroppo si ricalzerà poco dopo a causa di qualche vetro di troppo avvistato qua e la). Il buon Mauro, ottimo conoscitore della città di Genova ci guida con sicurezza appena fuori dalla zona turistica del porto, in un carruggio poco distante dove conosce un'ottima trattoria. Il tragitto è piacevole quanto il resto della gita, Geonva sembra uscire vittoriosa da una prova di tolleranza e convivenza pacifica tra gente delle più disparate etnie: incontriamo cinesi (che hanno "colonizzato" la zona del porto con ristoranti e negozi di tutti i tipi), ma anche tanti sudamericani, africani, e diversi turisti nord-europei appena sbarcati dalle tante navi da crocera attraccate al porto. I carruggi consentono di farsi delle discrete suole nere ma noi non ci riusciamo dato che le copiose piogge delle ore precedenti hanno fatto opera di pulizia delle varie superfici urbane. Il buon cibo il giusto prezzo ripagano abbondantemente la lunga attesa per il pranzo, dovuta al fatto che il locale era pieno e noi non avevamo prenotato. Da segnalare un simpatico napoletano che vedendomi uscire scalzo mi ha chiesto se mi fossi dimenticato le scarpe sotto il tavolo. Io ho risposto che le avevo lasciate direttamente a casa, lui sembrava perplesso ma l'alto tasso alcolico suo e dei suoi commensali hanno fatto sì che il discorso finisse tra la simpatia generale e gli sguardi stupiti dei suoi bambini, che si sono alzati apposta per osservare i miei figli scalzi girare comodamente scalzi su e giù per il carruggio dove si trovava il ristorante. Una volta terminato il pranzo ci dirigiamo nuovamente verso il porto per completare la visita alle altre attrazioni che la gita prevede. La Biosfera, seppur molto breve come giro, è molto carina, con un piccolo ruscello da guardare e un bel pavimento di roccia umida. Trovandoci a guadare il ruscello ho scherzosamente ammonito i bambini di non bagnarsi le scarpe. Passando io ho fatto finta di incavolarmi per essermi bagnato le scarpe... qualcuno ci ha guardato "male" dubitando probabilmente del nostro equilibrio mentale... Terminato il giro alla Biosfera evitiamo di salire sull'ascensore panoramico dato che ci siamo già saliti tutti e per di più mio figlio Gabriele non ama le grandi altezze e procediamo spediti verso la Città dei Bambini, che purtroppo scopriamo essere chiusa per manutenzione. Ripieghiamo così al poco distante parco giochi dove le mamme possono rilassarsi su di una panchina mentre i più piccoli si sfogano per bene giocando. Nel frattempo io, Alessandro, M. ed Elisa ci avventuriamo per i carruggi fino a raggiungere la piazza del bellissimo duomo di Genova e subito dietro la centralissima Piazza De Ferrari con la sua grande fontana. Mentre camminiamo Elisa si dimostra molto interessata all'argomento barefooting e ascolta attentamente  i racconti delle esperienze scalze fatte da suo padre e da quei "matti scalzi" dei suoi amici e altre digressioni legate all'argomento. Gira e gira alla fine eccoci giunti di nuovo al porto ove ci ricongiungiamo col resto della comitiva.
Si sono fatte ormai quasi le 17:00 e decidiamo che possiamo prepararci al viaggio di rientro verso casa. Ci salutiamo calorosamente, dandoci appuntamento per le prossime, numerose, belle iniziative scalze che riempiranno i prossimi weekend di fine estate. Genova si conferma ufficialmente città 'barefoot friendly'nonostante la nomea di città sporca e caotica. Naturalmente le zone più turistiche sono certamente più pulite rispetto ai carruggi più stretti, ma nel complesso quanto visto confermerebbe la nostra impressione. Friendly anche l'acquario! Come detto nessun problema all'ingresso e durante la visita - peraltro fare la visita scalzi è da consigliare a tutti dato che le superfici interne sono molto piacevoli e comode. Senza scarpe ci si stanca molto meno, cosa dire di più? Una menzione particolare ai bimbi che hanno girato tutto il giorno scalzi senza difficoltà o fastidi e a Daniela, la moglie di Alessandro, che si è dimostrata lanciatissima e decisamente a suo agio scalza. Menzione speciale anche a Elisa: seppur questa volta non si sia lasciata "trascinare", penso che si sia fatta delle ottime basi teoriche, ma anche pratiche dato che ha avuto modo di rendersi conto che le reazioni nei nostri confronti sono state tutt'altro che ostili. Dai Elisa, tifiamo per te!!! Al prossimo appuntamento!


Sergio (Young Barefooter)

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