Appenzell 2025 - Club dei NatiScalzi

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Appenzell 2025

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Appenzell & St.Gallen: 19-22 giugno 2025
Appenzell per noi barefooters è un mito ascoltato tante volte. Ma sarà ancora vero quello che si racconta? Carlo, Federico, Francesco ed io già a febbraio  costituiamo una task-force che si introdurrà nel territorio “appenzeller” per scoprire se davvero in quel remoto cantone sopravvive l’antica sana abitudine di camminare scalzi. Dopo quattro mesi di progetti adesso è giunto il momento di partire.
Gais, 19 giugno 2025
Arriviamo a Gais, nell’Appenzello esterno dopo un lungo viaggio in auto da Milano per strade troppo trafficate. Neanche il tempo di scaricare il bagaglio e nel supermercato SPAR dall’altra parte della strada entra una ragazza scalza. Siamo proprio arrivati nel posto giusto! Prendiamo possesso dell’appartamento (grazioso: solo un soffitto un po’ bassino che inizialmente costa a Francesco qualche craniata) e iniziamo subito ad esplorare i dintorni. Il panorama attorno a Gais è davvero molto bello e trasmette un senso di ordine e di pace.  Visitiamo la piccola stazione ferroviaria e facciamo conoscenza con i trenini della Appenzeller Bahnen che ci porteranno egregiamente in giro nei giorni successivi consentendoci di fare riposare auto e guidatore. Il giorno dopo saremo ad Appenzell e cammineremo sulla famosa Barfussweg. Ma intanto ci facciamo pizza e birra appenzellesi nel ristorante indiano a fianco del nostro appartamento: un po’ carucce ma buone.
Appenzell, 20 giugno 2025
Ci svegliamo di buon mattino. Oggi incontreremo due amici di passaggio. Al mattino ci raggiungerà Roberto che ha portato la sua Topolino al maxi-raduno di St. Gallen dopo un viaggio di 10 ore da Bologna; al pomeriggio David, rimbalzato qui dal recentissimo viaggio nella "sua" Corea. Alle 8 e un quarto, da alcolisti incalliti, siamo già  ad Appenzell allo shop dell’Appenzeller Alpenbitter a fare scorta del locale amaro di erbe. Roberto ci raggiunge lì, e poi iniziamo insieme la visita del paese. Fossimo arrivati il giorno prima avremmo incrociato la processione del Corpus Domini in abiti tradizionali. Stamattina vediamo una Appenzell un tantino spopolata: i bambini sono a scuola, gli adulti al lavoro, i turisti forse impegnati in escursioni sulle colline. Vediamo tante casette colorate e curatissime, molto caratteristiche. Una bella Chiesa ancora adornata internamente di alberi (!) per il Corpus Domini. Il monumento all'elettore (scalzo!) al centro della piazza. E scalzi?  Ne incontriamo diversi, un po' di tutte le età. Come ci ha raccontato la commessa dell'Alpenbitter in un buonissimo italiano nel suo paese fino a poche decine di anni fa i bambini erano lasciati liberi di andare scalzi a partire dal disgelo della neve... e volentieri ne approfittavano! Oggi non è più così, la grande maggioranza vive "scarpata". Ma abbiamo visto più scalzi in una mattina ad Appenzell di quanti se ne possano incontrare in una città italiana in un anno. Roberto deve ripartire e sfreccia via sulla sua Topolino. Noi dobbiamo prepararci alla camminata del pomeriggio e ci godiamo birre e piatti locali.


Barfussweg, 20 giugno 2025
Appuntamento a Jakobsbad. David arriva puntuale e fresco come una rosa per percorrere con noi i 5 chilometri e rotti della Barfussweg fino a Gontenbad. Iniziamo con un po' di Kneipp nelle chiare fresche e dolci acque di un torrente. E poi camminiamo nella campagna per prati che sembrano campi da golf (c'e anche un campo da golf vero a un certo punto e quasi non si nota!). Pestiamo diversi tipi di terreno da quelli duri e sassosi a quelli mollicci di una torbiera. Incrociamo poca gente a dire il vero: forse il sole a picco ha allontanato i meno volenterosi. Torniamo in treno ad Appenzell e accompagniamo David a fare un po' di spesa (e incrociamo altri avventori scalzi). David riparte in treno verso Chiasso. Noi torniamo in appartamento a farci un piattone di pasta al pomodoro.
St Gallen 21 giugno 2025
Lasciamo i pittoreschi villaggi appenzeller: oggi il trenino ci trasporta a St. Gallen, una metropoli di oltre 70.000 abitanti. Facciamo visita all'imponente complesso dell'Abbazia. All'ingresso della splendida biblioteca veniamo avvicinati da una gentile signora che ci fa indossare degli enormi pantofoloni protettivi. Sono enormi perché progettati per contenere anche le scarpe. A noi vanno un po' larghi ma rinunciamo all'eleganza per accedere alla sala: ne vale la pena. L'Abbazia ci mette appetito. Ci sediamo per un lauto pasto innaffiato da birre locali (che costano meno del'acqua minerale) e subito i sangallesi in nostro onore schierano la banda della polizia che ci intrattiene con una bella varietà musicale. A questo punto il problema è digerire. Vediamo sulla carta un parco con tre graziosi laghetti distante circa un chilometro: perfetto per una pennica rilassante. Ci rendiamo conto solo all'ultimo momento che si trova in cima a una collina: saliamo una scalinata da un migliaio di gradini, ma alla fine ci godiamo il panorama della città fino al lago di Costanza.
Gais, 21-22 giugno 2025
L'avventura volge al termine. Tornati a Gais, e onorata ancora la cucina dei pizzaioli indiani, saliamo sulla collina di Gais all'imbrunire: escono foto artistiche nostro malgrado. Ripetiamo il giro di buon mattino il giorno della partenza: il panorama resta bello a tutte le ore. E' ora di ripartire, vogliamo rientrare a casa ad un ora decente. Lasciate le nostre impronte umide di rugiada sull'asfalto e ci mettiamo in viaggio. Sosta in autogrill a Heidiland: siamo ben fuori dall'Appenzell ma continuiamo ad avvistare scalzi anche qui. Alla fine in meno di quattro giorni ne abbiamo contati una trentina. E nessuno d'altra parte ha fatto commenti sui nostri piedi. E' stata una trasferta un po' faticosa ma siamo stati bene. Ci torneremo?
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