Parco della Chiusa - Club dei NatiScalzi

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Parco della Chiusa

Il Club > Livello 9
Lunghezza
7,00 km
Tipo:
Percorso ad anello
Gamma altitudini
50 m. - 100 m.
Difficoltà percorso
Famiglie
Scalzabilità
Morbido
Autore
Carlo (Appleseed)
Data
31/08/2021
I luoghi
Il parco, costeggiato dal fiume Reno da un lato e situato alle pendici dei colli dall’altro, è costituito da quanto rimane dei possedimenti dei marchesi Sampieri Talon che dal '600 costruirono ville (di cui oggi restano solo i ruderi), un ampio giardino ed una tenuta agricola nei terreni di loro proprietà. Il primo tratto è costituito da un parco all’inglese. Proseguendo il tratto lungo il fiume è occupato in buona parte da un umido bosco golenale. Lungo la strada panoramica sovrastante si notano ancora tracce della tenuta agricola e ruderi di case coloniche. Risalendo ulteriormente verso il crinale si può arrivare, per diversi percorsi, al santuario di San Luca: ma non abbiamo incluso la salita nella nostra proposta che abbiamo voluto alla portata di tutti i piedi e di tutte le gambe. Il nome attuale del parco deriva dalla Chiusa sul Reno, il più antico "monumento idraulico" d'Europa, che dal XIV secolo devia parte delle acque del Reno verso Bologna tramite il Canale di Reno. Per maggiori informazioni rimandiamo al sito del parco.

Come arrivare
Il Parco della Chiusa si trova nel centro di Casalecchio di Reno alle porte di Bologna. E’ raggiungibile da Bologna con i mezzi pubblici (bus 20). Per chi arriva in auto suggeriamo di lasciare il mezzo nell’ampio parcheggio del Nuovo Municipio in via dei Mille a circa 700 metri dal parco ed iniziare da lì il percorso. Sia per motivi logistici (il parcheggio nei pressi del parco non è agevole) sia perché è un tratto di strada interessante da diversi punti di vista.


Sensazioni scalze
E’ un percorso “morbido” e alla portata di tutti già sperimentato con successo: i tratti eventualmente meno gradevoli durano non più di poche decine di metri (quindi tenete duro, non c’è bisogno di ricalzarsi). Soprattutto è un percorso vario in cui possiamo calpestare: legno, asfalto, prati, terra battuta, ghiaia e fango (nel bosco: godetevelo ma fate attenzione non scivolare): praticamente un percorso sensoriale di sette chilometri!  Dà il meglio di sé in primavera e in autunno ma si può fare sempre.  


Il percorso
Partendo dal parcheggio del Nuovo Municipio abbiamo subito la possibilità di assaggiare il legno del ponte pedonale sul Reno e di godere una bella vista sul fiume. Proseguiamo percorrendo via del Canale che costeggia appunto il Canale di Reno (che prosegue fino a Bologna dove attraversa, in gran parte coperto, tutto il centro storico). Attraversato il canale e la via Porrettana siamo all’ingresso del parco. Superiamo la tentazione di inerpicarci sul sentiero dei Bregoli che conduce a San Luca, e proseguiamo dritti. Superati i ruderi della villa e attraversata la strada pieghiamo verso destra entrando nel bosco. Scendendo si arriva alla Chiusa. Attraversiamo il bosco parallelamente al fiume e sbuchiamo su un sentiero costeggiato da alti pioppi. Possiamo arriviamo al fiume e a un altro ponte pedonale che porta al Lido di Casalecchio, un tempo località turistica cara ai bolognesi. Torniamo invece sui nostri passi e saliamo a destra (è l’unico tratto in sensibile salita) il sentiero fino alla strada asfaltata. Continuando a salire lungo la strada arriviamo ad uno spiazzo perfetto per una sosta (località Cà Bianca). Risalendo ancora un poco possiamo prendere sulla sinistra un sentiero in erba-terra battuta che corre parallelamente alla strada asfaltata e dal quale possiamo godere di una bella vista sul parco e sul fiume. Percorrendolo tutto ritorniamo all’ingresso del parco e da lì al parcheggio.

E inoltre ...
Proseguendo oltre i confini del Parco si può percorrere la cosiddetta Via degli Dei che valica l’Appennino e giunge fino a Firenze. Prima o poi vedremo di sperimentarla!


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