Letture scalze - Club dei NatiScalzi

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Letture scalze

Scalzi? Sì!
Come dicevano una volta: "Meglio la pratica della grammatica" ...  Ma ci sono alcune letture che segnaliamo volentieri.
A piedi nudi (D. Howell)
Daniel Howell ha un PhD in biochimica ed insegna anatomia e fisiologia in un'università americana ma non ce lo fa pesare. Nel suo libro più noto con rigore scientifico ma con un linguaggio chiaro ci spiega che "I nostri piedi sono molto più resistenti e adattabili di quanto crediamo, mentre le scarpe fanno più male che bene, soprattutto se portate in continuazione". Oltre al fondamento teorico il libro può contare sull'esperienza diretta di Howell in qualità di barefooter che può quindi dare saggi consigli pratici al lettore. Gli dobbiamo molto e lo consigliamo a barefooters e aspiranti tali.    
The Barefoot Hiker (R. Frazine)
Richard Frazine è uno dei padri fondatori del moderno barefooting ed in particolare di quella rete di escursionisti americani che va appunto sotto il nome di "Barefoot Hikers". In questo libro del 1993 Frazine invita al lettore ad esplorare i benefici del barefooting sia in ambito "hiking" che nella vita quotidiana. Una lettura piacevole, ricca di aneddoti personali e consigli pratici. Liberamente disponibile in versione on-line.

The Barefoot Sisters (L. e S. Letcher)
Susan e Lucy Letcher sono due ragazze americane che hanno percorso a piedi l'intero Appalachian Trail dal Maine alla Georgia, andata e ritorno (in tutto oltre 3.000 km) attraversando monti, valli, campagne e città, sotto il sole e nella neve. Ovviamente scalze quasi per l'intero percorso. Se vi chiedete come hanno fatto (o magari perchè) potete leggere i loro racconti di viaggio raccolti in due libri.

Il silenzio dei passi (A. Bianchi)
Nel 2016 Andrea Bianchi, scrittore, giornalista, blogger trentino appassionato di montagna, pubblica "Il silenzio dei passi (piccolo elogio del camminare a piedi nudi nella natura)". Cinque anni prima durante un'escursione in montagna aveva scoperto che camminare a piedi nudi può essere un'esperienza di grande benessere e da allora non ha più smesso. Il libro racconta la sua scoperta, le sue esperienze, la sua visione della camminata scalza, strettamente connessa con l'immersione nella natura. Inutile chiederci se siamo o meno nell'ambito del barefooting "ortodosso": è un buon libro, sincero e ben scritto. A seguito della pubblicazione del libro Andrea Bianchi ha intrapreso una serie di eventi volti a presentare ed introdurre praticamente i benefici della camminata scalza in natura: buona fortuna per il prosieguo!
Lo zen e l'arte di camminare scalzi ( P. Tamanini)
Il maggior pregio di questo e-book del 2015 è, come si evince già dal titolo, di non prendersi troppo sul serio. Pierluigi Tamanini inventa il termine "scalzer" per individuare un soggetto che cammina a piedi nudi all'interno di una ricerca interiore che porti ad essere in pace con se stessi e con la natura. La camminata scalza è un percorso di consapevolezza, uno sorta di yoga passeggiato. Tra Zen, consigli pratici  e bibliografie (toh ... ci siamo anche noi), passi condivisibili a altri meno, si arriva in fretta in fondo alla lettura con la voglia di togliersi le scarpe.    
Piedi sani corpo sano (C. Starck)
Carsten Stark è un podologo tedesco  ideatore della “cartografia podologica”, un metodo che utilizza la scansione digitale dei piedi per ricercare le cause di numerosi disturbi fisici. In questo libro, tradotto in Italia nel 2016, Starck ci conferma che il benessere di tutto l’organismo passa attraverso la salute dei nostri piedi. Il capitolo “Come tormentiamo i nostri piedi” è dedicato ai danni  indotti dalle calzature (in diverse misure da tutte le calzature!). Un intero capitolo è invece dedicato ad esporre, anche in base alle esperienze personali, tutti i benefici del barefooting e si conclude con l’eloquente  “Mille ragioni per camminare a piedi nudi”. Che altro dire? Speriamo lo leggano anche i podologi italiani!
A piedi nudi (A. Bianchi)
Dopo un anno dall’uscita de “il silenzio dei passi” Andrea Bianchi ritorna sul tema nel 2017 con “A piedi nudi”. Nel frattempo  ha  praticato, ha studiato  e soprattutto ha insegnato in tutta Italia camminata scalza. Il suo nuovo lavoro, come già il titolo suggerisce, ha toni meno lirici e più didattici rispetto al precedente: alle esperienze personali si affiancano informazioni ben documentate, riferimenti bibliografici  ed anche utili consigli pratici. Il libro scorre  piacevolmente dalla A di “Acqua” alla Z di “Zona di comfort” (c’è un breve capitolo per ogni lettera). Per l’autore la camminata scalza, di per sé salutare, è anche e soprattutto un mezzo per entrare in intimo contatto con l’ambiente naturale, mentre in città, a suo avviso “sono più i rischi rispetto ai benefici”. Riguardo a questo punto, dato che i benefici non sono in discussione, ci pare che i rischi siano alquanto sovrastimati e ci auguriamo che le migliaia di chilometri percorse ovunque dai nostri soci in quasi vent’anni di vita del Club possano rassicurare Bianchi e i suoi lettori: dopo di che, giustamente, ciascuno resterà libero di continuare il proprio percorso scalzo dove e come preferisce.
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